Alfa alfa (erba medica), le proprietà

L’alfa alfa, meglio nota con il nome di erba medica (Medicago sativa), è una pianta diffusa ovunque, appartenente alla famiglia delle leguminose. È sempre stata utilizzata come erba da foraggio, ma ha anche molte virtù terapeutiche: oltre ad essere ricca di proteine, fibre, vitamine e Sali minerali, è un ottimo remineralizzante e ipocolesterolemizzante. In fitoterapia si utilizza la pianta intera fiorita, escluse le radici. I semi, invece, sono impiegati a scopo alimentare per la preparazione dei germogli.
Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, gli usi e se esistono controindicazioni.
Le proprietà dell’alfa alfa
L’alfa alfa è ricchissima di proteine e fibre, sia solubili che insolubili, ma anche di saponine, fitoestrogeni (isoflavoni e cumarine), vitamine (A, B, D, E e K), Sali minerali (potassio, fosforo e calcio) e composti antiossidanti quali la clorofilla e il betacarotene. Grazie alla sua particolare composizione, l’erba medica vanta una spiccata azione remineralizzante. Non è casuale, infatti, che venga consigliata come ricostituente in caso di convalescenza e negli stati di astenia, ma anche per contrastare lo scorbuto e l’anemia.
Questa pianta vanta anche proprietà ipocolesterolemizzanti ed è in grado di favorire la riduzione dei trigliceridi per merito delle saponine e delle fibre. Inoltre, sempre grazie alla presenza delle fibre, ha un effetto saziante e viene consigliata anche come coadiuvante nelle diete dimagranti.
I germogli si utilizzano in campo alimentare ed è necessario impiegare un apposito attrezzo, chiamato “germogliatore”, per far germogliare i semi. Il sapore è piuttosto delicato e croccante. Di solito si usano per accompagnare le insalate, ma sono ideali anche per farcire panini, sui crostini di pane, ecc. Attenzione, però: i semi non germogliati possono essere addirittura tossici e causare squilibri a livello ematico come riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine e anemia.
Gli usi dell’alfa alfa
L’alfa alfa si può usare sotto forma di infuso o di tintura madre. Per preparare la tisana, lasciate in infusione per 10-20 minuti 1-2 g di foglie essiccate. Filtrate e bevete.
Assumete la tintura madre nella misura di 40 gocce, diluite in poca acqua.
In entrambi i casi, assumete l'erba medica 3 volte al giorno.
’infuso, inoltre, può essere utilizzato per fare i risciacqui in caso di alitosi, poiché ha un effetto rinfrescante e deodorante.
Controindicazioni
L’erba medica presenta pochi effetti collaterali, ma è chiaramente controindicata in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e può risultare tossica se si supera il dosaggio consigliato. Inoltre, essendo ricca di fibre, è bene non assumere contemporaneamente altri farmaci poiché può ridurne l’assorbimento. L’alfa alfa può interagire con gli antidiabetici, le terapie ormonali e gli anticoagulanti.
Vediamo insieme quali sono le sue proprietà, gli usi e se esistono controindicazioni.
Le proprietà dell’alfa alfa
L’alfa alfa è ricchissima di proteine e fibre, sia solubili che insolubili, ma anche di saponine, fitoestrogeni (isoflavoni e cumarine), vitamine (A, B, D, E e K), Sali minerali (potassio, fosforo e calcio) e composti antiossidanti quali la clorofilla e il betacarotene. Grazie alla sua particolare composizione, l’erba medica vanta una spiccata azione remineralizzante. Non è casuale, infatti, che venga consigliata come ricostituente in caso di convalescenza e negli stati di astenia, ma anche per contrastare lo scorbuto e l’anemia.
Questa pianta vanta anche proprietà ipocolesterolemizzanti ed è in grado di favorire la riduzione dei trigliceridi per merito delle saponine e delle fibre. Inoltre, sempre grazie alla presenza delle fibre, ha un effetto saziante e viene consigliata anche come coadiuvante nelle diete dimagranti.
I germogli si utilizzano in campo alimentare ed è necessario impiegare un apposito attrezzo, chiamato “germogliatore”, per far germogliare i semi. Il sapore è piuttosto delicato e croccante. Di solito si usano per accompagnare le insalate, ma sono ideali anche per farcire panini, sui crostini di pane, ecc. Attenzione, però: i semi non germogliati possono essere addirittura tossici e causare squilibri a livello ematico come riduzione dei globuli bianchi e delle piastrine e anemia.
Gli usi dell’alfa alfa
L’alfa alfa si può usare sotto forma di infuso o di tintura madre. Per preparare la tisana, lasciate in infusione per 10-20 minuti 1-2 g di foglie essiccate. Filtrate e bevete.
Assumete la tintura madre nella misura di 40 gocce, diluite in poca acqua.
In entrambi i casi, assumete l'erba medica 3 volte al giorno.
’infuso, inoltre, può essere utilizzato per fare i risciacqui in caso di alitosi, poiché ha un effetto rinfrescante e deodorante.
Controindicazioni
L’erba medica presenta pochi effetti collaterali, ma è chiaramente controindicata in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti e può risultare tossica se si supera il dosaggio consigliato. Inoltre, essendo ricca di fibre, è bene non assumere contemporaneamente altri farmaci poiché può ridurne l’assorbimento. L’alfa alfa può interagire con gli antidiabetici, le terapie ormonali e gli anticoagulanti.
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