Alchemilla, le proprietà

L’alchemilla (Alchemilla vulgaris), nota anche come “mantello della madonna” o “erba stella”, è originaria dell’Europa e dell’Asia ed è appartenente alla famiglia delle Asteraceae (la stessa dell’echinacea). È una pianta caratteristica dei luoghi montuosi e, infatti, è molto diffusa nei terreni boschivi e lungo i sentieri di montagna.
Deve il suo nome agli alchimisti, che ne utilizzavano le gocce di rugiada per ottenere la pietra filosofale. Vediamo meglio quali sono le sue proprietà, gli usi e le eventuali controindicazioni.
Proprietà dell’alchemilla
A scopo fitoterapico si utilizzano le foglie essiccate, dove si concentrano i principi attivi, quali flavonoidi dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, tannini, che aiutano a bloccare le emorragie, ma anche acido salicilico, fitosteroli e saponine.
Questa pianta, grazie alla sua particolare composizione, è una pianta particolarmente adatta alle donne; è infatti in grado di riequilibrare le oscillazioni ormonali della donna, soprattutto durante la pubertà e la menopausa. Il merito è della sua azione simile a quella del progesterone, che la rende un valido alleato contro la sindrome premestruale, ma anche in caso di ciclo mestruale abbondante o irregolare e durante la premenopausa.
All’alchemilla sono riconosciute anche proprietà astringenti ed è perciò utile in caso di diarrea. Grazie alla sua attività antinfiammatoria e disinfettante (ad uso topico) viene consigliata anche per i risciacqui oralie i gargarismi per attenuare il mal di gola, il dolore di denti e la raucedine.
Usi dell’alchemilla
L’alchemilla è indicata sia per uso interno che esterno. Nel primo caso viene consumata sotto forma di infuso ed è un rimedio molto efficace per bloccare la diarrea o alleviare i dolori del ciclo mestruale. Preparate la tisana lasciando in infusione da 2 a 4,5 g di foglie essiccate in 200 ml di acqua bollente per 5 minuti. Poi filtrate e bevete da 2 a 3 tazze al giorno.
Per uso esterno, l’alchemilla può essere impiegata per fare dei semicupi o i gargarismi; i semicupi sono utili anche in caso di gambe pesanti. In questo caso, il dosaggio è di 50 g di foglie infuse in 1 l di acqua.
Controindicazioni
L’alchemilla è una pianta generalmente ben tollerata, tuttavia è controindicata in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, per chi soffre di gastrite o di ulcera gastrointestinale. Per via della sua azione simile al progesterone, va assunta con cautela dalle donne che usano la pillola anticoncezionale. Inoltre, a causa dell’alto contenuto di tannini, se assunta a dosaggi elevati o per un periodo di tempo prolungato, può provocare stitichezza.
Deve il suo nome agli alchimisti, che ne utilizzavano le gocce di rugiada per ottenere la pietra filosofale. Vediamo meglio quali sono le sue proprietà, gli usi e le eventuali controindicazioni.
Proprietà dell’alchemilla
A scopo fitoterapico si utilizzano le foglie essiccate, dove si concentrano i principi attivi, quali flavonoidi dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, tannini, che aiutano a bloccare le emorragie, ma anche acido salicilico, fitosteroli e saponine.
Questa pianta, grazie alla sua particolare composizione, è una pianta particolarmente adatta alle donne; è infatti in grado di riequilibrare le oscillazioni ormonali della donna, soprattutto durante la pubertà e la menopausa. Il merito è della sua azione simile a quella del progesterone, che la rende un valido alleato contro la sindrome premestruale, ma anche in caso di ciclo mestruale abbondante o irregolare e durante la premenopausa.
All’alchemilla sono riconosciute anche proprietà astringenti ed è perciò utile in caso di diarrea. Grazie alla sua attività antinfiammatoria e disinfettante (ad uso topico) viene consigliata anche per i risciacqui oralie i gargarismi per attenuare il mal di gola, il dolore di denti e la raucedine.
Usi dell’alchemilla
L’alchemilla è indicata sia per uso interno che esterno. Nel primo caso viene consumata sotto forma di infuso ed è un rimedio molto efficace per bloccare la diarrea o alleviare i dolori del ciclo mestruale. Preparate la tisana lasciando in infusione da 2 a 4,5 g di foglie essiccate in 200 ml di acqua bollente per 5 minuti. Poi filtrate e bevete da 2 a 3 tazze al giorno.
Per uso esterno, l’alchemilla può essere impiegata per fare dei semicupi o i gargarismi; i semicupi sono utili anche in caso di gambe pesanti. In questo caso, il dosaggio è di 50 g di foglie infuse in 1 l di acqua.
Controindicazioni
L’alchemilla è una pianta generalmente ben tollerata, tuttavia è controindicata in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, per chi soffre di gastrite o di ulcera gastrointestinale. Per via della sua azione simile al progesterone, va assunta con cautela dalle donne che usano la pillola anticoncezionale. Inoltre, a causa dell’alto contenuto di tannini, se assunta a dosaggi elevati o per un periodo di tempo prolungato, può provocare stitichezza.
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