Acerola, miniera di vitamina C

L’acerola è una pianta originaria delle zone tropicali e subtropicali dell’America. Viene chiamata anche ciliegia delle Barbados o del Brasile poiché i suoi frutti somigliano molto alle ciliegie. È una vera miniera di vitamina C ed è perciò un toccasana per il sistema immunitario.
Per fare scorte di vitamina C e non solo
Il frutto dell’acerola, che al suo interno è suddiviso in spicchi (a differenza della ciliegia), ha un contenuto elevatissimo di vitamina C (Acido ascorbico). È superiore, infatti, circa 15 volte a quello del kiwi e 20 volte a quello dell’arancia. Questa vitamina svolge un ruolo importantissimo per la salute del nostro organismo. È essenziale, infatti, per la produzione di collagene, la principale proteina del corpo e il costituente primario di pelle, muscoli, vasi sanguigni e ossa. Funge da antistaminico naturale, favorisce la guarigione di ferite e aiuta a contrastare l’attacco dei radicali liberi. L’acido ascorbico, inoltre, è essenziale per l’assorbimento di molte sostanze nutritive come l’acido folico, il ferro e la vitamina E, protegge il cosiddetto “colesterolo buono” (LDL), dai danni causati dall’ossidazione e dall’accumulo di piombo.
L’acerola è anche una buona fonte di provitamina A, che viene trasformata in vitamina A dal fegato e dalle pareti intestinali, indispensabile per la salute della pelle e della vista. Contiene anche Sali minerali (soprattutto calcio, ferro e magnesio), bioflavonoidi, tannini e vitamine del gruppo B, in particolare B5, il precursore del coenzima A, importante per la sintesi di carboidrati, grassi e proteine.
Come si usa
Grazie alla sua particolare composizione, l’acerola viene impiegata per stimolare le difese immunitarie poiché svolge una potente azione antiossidante in grado di rendere inattivi i radicali liberi e aumenta l’attività di fagocitosi dei globuli bianchi, le cellule sentinella del sistema immunitario.
Inoltre svolge un’azione protettiva sui capillari, ha effetti anti-anemici ed è utile in caso di diarrea grazie alle sue proprietà astringenti.
L’uso principale è come rimedio per prevenire e combattere il raffreddore, le sindromi influenzali e le riniti, ma può essere anche una valida alleata in caso di carenze vitaminiche. In commercio l’acerola si trova sotto forma di capsule o compresse di estratto secco del frutto. Il dosaggio giornaliero va da 5 a 7 mg per chilogrammo di peso corporeo. Si assume preferibilmente in 2 volte e lontano dai pasti. Si può trovare anche in associazione alla rosa canina, che è appunto sinergica ed è anch’essa ricca di vitamina C.
Controindicazioni
L’assunzione di acerola è sconsigliata in caso di acidità gastrica e calcoli renali perché favorisce la formazione degli ossalati, che appunto danno origine ai calcoli.
Per fare scorte di vitamina C e non solo
Il frutto dell’acerola, che al suo interno è suddiviso in spicchi (a differenza della ciliegia), ha un contenuto elevatissimo di vitamina C (Acido ascorbico). È superiore, infatti, circa 15 volte a quello del kiwi e 20 volte a quello dell’arancia. Questa vitamina svolge un ruolo importantissimo per la salute del nostro organismo. È essenziale, infatti, per la produzione di collagene, la principale proteina del corpo e il costituente primario di pelle, muscoli, vasi sanguigni e ossa. Funge da antistaminico naturale, favorisce la guarigione di ferite e aiuta a contrastare l’attacco dei radicali liberi. L’acido ascorbico, inoltre, è essenziale per l’assorbimento di molte sostanze nutritive come l’acido folico, il ferro e la vitamina E, protegge il cosiddetto “colesterolo buono” (LDL), dai danni causati dall’ossidazione e dall’accumulo di piombo.
L’acerola è anche una buona fonte di provitamina A, che viene trasformata in vitamina A dal fegato e dalle pareti intestinali, indispensabile per la salute della pelle e della vista. Contiene anche Sali minerali (soprattutto calcio, ferro e magnesio), bioflavonoidi, tannini e vitamine del gruppo B, in particolare B5, il precursore del coenzima A, importante per la sintesi di carboidrati, grassi e proteine.
Come si usa
Grazie alla sua particolare composizione, l’acerola viene impiegata per stimolare le difese immunitarie poiché svolge una potente azione antiossidante in grado di rendere inattivi i radicali liberi e aumenta l’attività di fagocitosi dei globuli bianchi, le cellule sentinella del sistema immunitario.
Inoltre svolge un’azione protettiva sui capillari, ha effetti anti-anemici ed è utile in caso di diarrea grazie alle sue proprietà astringenti.
L’uso principale è come rimedio per prevenire e combattere il raffreddore, le sindromi influenzali e le riniti, ma può essere anche una valida alleata in caso di carenze vitaminiche. In commercio l’acerola si trova sotto forma di capsule o compresse di estratto secco del frutto. Il dosaggio giornaliero va da 5 a 7 mg per chilogrammo di peso corporeo. Si assume preferibilmente in 2 volte e lontano dai pasti. Si può trovare anche in associazione alla rosa canina, che è appunto sinergica ed è anch’essa ricca di vitamina C.
Controindicazioni
L’assunzione di acerola è sconsigliata in caso di acidità gastrica e calcoli renali perché favorisce la formazione degli ossalati, che appunto danno origine ai calcoli.
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