Tisane drenanti contro ritenzione idrica e cellulite

La ritenzione idrica e la cellulite sono dei veri ossi duri… e noi donne lo sappiamo bene. Si tratta, infatti, di disturbi che colpiscono prevalentemente il sesso femminile. I rimedi naturali possono essere dei grandi alleati grazie alle loro proprietà diuretiche e depurative. Vediamo insieme quali sono le tisane diuretiche più efficaci.
Tarassaco, betulla e ortosifon: il tris vincente
Tisane di tarassaco: il tarassaco, o dente di leone, è una pianta erbacea perenne che cresce un po’ dovunque. Spesso si può notare nei prati e si riconosce per i suoi fiori giallo intenso. Il tarassaco è ricco di sostanze preziose come l’acido caffeico e cumarico, l’inulina, il tannino, i flavonoidi, le vitamine A e C e i Sali minerali. È famoso per le sue proprietà diuretiche, ma svolge anche un’azione antinfiammatoria, purificante e disintossicante nei confronti del fegato.
Per fare la tisana si fanno bollire 15 g di radici essiccate in 200 ml di acqua per 15 minuti. Si lascia riposare ancora per 5 minuti, poi si filtra e si beve. In alternativa si possono comprare le bustine già preparate al supermercato o in erboristeria.
Tisana di ortosifon: anche l’ortosifon, noto anche come tè di giava, è famoso per le sue proprietà diuretiche e depurative. È una pianta ricca di composti fenolici, in particolare flavonoidi. L’ortosifon stimola, oltre che l’escrezione del sodio, anche quella dell’acido urico e del cloro, effetti molto utili soprattutto in caso di cellulite. È noto, infatti, che il tessuto colpito da questa malattia è molto ricco di acqua e acido urico. È indicato anche durante le fase premestruale, che porta ad un amento di peso proprio dovuto alla ritenzione idrica. La tisana si prepara con 2 cucchiaini di foglie di betulla in una tazza d’acqua bollente. Si lascia in infusione per 10 minuti, si filtra e si beve. Si possono consumare al massimo 4 tazze al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
Tisana di betulla: al pari di ortosifon e tarassaco, la betulla favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Della pianta si utilizzano in fitoterapia le foglie che hanno proprietà diuretiche e depurative. Dalla linfa di betulla, invece, si ricava il gemmoderivato che ha un’azione analgesica e antinfiammatoria. La tisana si prepara versando 1 cucchiaio di foglie di betulla in 1 tazza di acqua bollente. Si lascia in infusione per 10 minuti, si filtra e si beve 2 volte al giorno lontano dai pasti.
Qualche consiglio in più
Chi soffre di ritenzione idrica e di cellulite dovrebbe limitare l’uso del sale o sostituirlo con le spezie e le erbe aromatiche, che danno sapore senza apportare sodio. Un’alternativa interessante è il gomasio, una miscela di sale e sesamo in parti variabili (in genere le percentuali vanno da 6-7 parti di sesamo lavato e tostato e 1 parte di sale marino grosso appena tostato). Si trova facilmente sia nei grandi supermercati che nei negozi bio.
Anche gli alimenti conservati sotto sale o molto elaborati andrebbero evitati o comunque consumati una tantum.
Via libera all’acqua oligominerale, che favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione delle scorie del metabolismo e idrata il corpo.
Tarassaco, betulla e ortosifon: il tris vincente
Tisane di tarassaco: il tarassaco, o dente di leone, è una pianta erbacea perenne che cresce un po’ dovunque. Spesso si può notare nei prati e si riconosce per i suoi fiori giallo intenso. Il tarassaco è ricco di sostanze preziose come l’acido caffeico e cumarico, l’inulina, il tannino, i flavonoidi, le vitamine A e C e i Sali minerali. È famoso per le sue proprietà diuretiche, ma svolge anche un’azione antinfiammatoria, purificante e disintossicante nei confronti del fegato.
Per fare la tisana si fanno bollire 15 g di radici essiccate in 200 ml di acqua per 15 minuti. Si lascia riposare ancora per 5 minuti, poi si filtra e si beve. In alternativa si possono comprare le bustine già preparate al supermercato o in erboristeria.
Tisana di ortosifon: anche l’ortosifon, noto anche come tè di giava, è famoso per le sue proprietà diuretiche e depurative. È una pianta ricca di composti fenolici, in particolare flavonoidi. L’ortosifon stimola, oltre che l’escrezione del sodio, anche quella dell’acido urico e del cloro, effetti molto utili soprattutto in caso di cellulite. È noto, infatti, che il tessuto colpito da questa malattia è molto ricco di acqua e acido urico. È indicato anche durante le fase premestruale, che porta ad un amento di peso proprio dovuto alla ritenzione idrica. La tisana si prepara con 2 cucchiaini di foglie di betulla in una tazza d’acqua bollente. Si lascia in infusione per 10 minuti, si filtra e si beve. Si possono consumare al massimo 4 tazze al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
Tisana di betulla: al pari di ortosifon e tarassaco, la betulla favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso. Della pianta si utilizzano in fitoterapia le foglie che hanno proprietà diuretiche e depurative. Dalla linfa di betulla, invece, si ricava il gemmoderivato che ha un’azione analgesica e antinfiammatoria. La tisana si prepara versando 1 cucchiaio di foglie di betulla in 1 tazza di acqua bollente. Si lascia in infusione per 10 minuti, si filtra e si beve 2 volte al giorno lontano dai pasti.
Qualche consiglio in più
Chi soffre di ritenzione idrica e di cellulite dovrebbe limitare l’uso del sale o sostituirlo con le spezie e le erbe aromatiche, che danno sapore senza apportare sodio. Un’alternativa interessante è il gomasio, una miscela di sale e sesamo in parti variabili (in genere le percentuali vanno da 6-7 parti di sesamo lavato e tostato e 1 parte di sale marino grosso appena tostato). Si trova facilmente sia nei grandi supermercati che nei negozi bio.
Anche gli alimenti conservati sotto sale o molto elaborati andrebbero evitati o comunque consumati una tantum.
Via libera all’acqua oligominerale, che favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione delle scorie del metabolismo e idrata il corpo.
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