Il peeling

Cosa è
Il peeling è un trattamento esfoliante che serve a rigenerare la pelle del viso. È una tecnica molto antica, tanto che le prime testimonianze ci giungono dall'Egitto, dalla Grecia, dalla Turchia, dall'India e da Babilonia. Ovviamente la tecnologia moderna ha perfezionato questo trattamento rendendolo più efficace e sicuro.
Come funziona
Il peeling chimico agisce su tre livelli: in primo luogo stimola il ricambio cellulare attraverso la rimozione delle cellule morte; in secondo luogo sostituisce le cellule epidermiche danneggiate con altre normali; infine innesca una reazione infiammatoria per stimolare la produzione di nuove fibre di collagene e di glicosaminoglicani (che sono meccanismi rivitalizzanti del derma).
Tipi
Nel peeling possono essere usate diverse sostanze: zolfo, pomice, polveri minerali, polveri di piante e fiori macinate finemente e sostanze di origine vegetale sono le più comuni. In base alla gravità del problema, al tipo di pelle, alla zona del corpo trattata e alla sostanza usata, distinguiamo inoltre:
• Peeling molto superficiale: rimuove solo lo strato corneo superficiale;
• Peeling superficiale: crea necrosi nello strato epidermico fino allo strato basale dell'epidermide;
• Peeling mediamente profondo: può estendersi fino a parte del derma papillare;
• Peeling profondo: crea necrosi dell'epidermide, del derma papillare e può arrivare fino al derma reticolare.
È evidente quindi che ogni caso è a sé e non può esistere una classificazione univoca e rigida.
L'acido tricloracetico è uno degli ingredienti più comuni per la realizzazione di peeling di media profondità: tra i vantaggi va sottolineato che ha un prezzo accessibile e non è tossico.
Parti del corpo trattate
Qualsiasi parte del corpo può essere tecnicamente sottoposta al peeling ma gli interventi più richiesti riguardano viso, collo, décolleté e dorso mani.
Pro
Il peeling è in grado di ridurre la visibilità di rughe, cicatrici e smagliature. È utile nel caso di acne e pelle grassa.
Contro
Dopo il trattamento, la pelle risulta arrossata per qualche giorno e non ci si può esporre al sole per troppo tempo. È controindicato in caso di diabete, cardiopatie, nefropatie, eruzioni cutanee, ad esempio Herpes e acne pustolosa in fase attiva. In casi rari può verificarsi un’asportazione prematura del tessuto necrotico, ovvero del tessuto non ancora riepitelizzato: in questo caso si deve trattare la pelle come se avesse subito un’ustione.
Le donne in gravidanza non possono sottoporsi a trattamenti di peeling.
Per saperne di più
Prima di sottoporsi al trattamento, e immediatamente dopo, è consigliabile sottoporsi a trattamenti che rendano più evidenti i risultati. Si consiglia di applicare da circa due settimane prima formulazioni contenenti alfa - idrossi – acidi e cosmetici contenenti acido glicolico.
Anche l'uso di sostanze depigmentanti aiuta ad attenuare il rischio di iperpigmentazioni post-infiammatorie. Se non lo fa il vostro medico, fotografate la parte da trattare da vicino per verificare i cambiamenti. Dopo il trattamento attenetevi al programma che vi viene prescritto: la pelle va detersa con un detergente delicato e risciacquata dolcemente. È bene proteggere la pelle con un prodotto emolliente ed evitare l’esposizione al sole o a lampade UVA – UVB. Mediamente il tempo di guarigione va dai 4 ai 12 giorni a seconda dell’intensità del trattamento.
Il peeling è un trattamento esfoliante che serve a rigenerare la pelle del viso. È una tecnica molto antica, tanto che le prime testimonianze ci giungono dall'Egitto, dalla Grecia, dalla Turchia, dall'India e da Babilonia. Ovviamente la tecnologia moderna ha perfezionato questo trattamento rendendolo più efficace e sicuro.
Come funziona
Il peeling chimico agisce su tre livelli: in primo luogo stimola il ricambio cellulare attraverso la rimozione delle cellule morte; in secondo luogo sostituisce le cellule epidermiche danneggiate con altre normali; infine innesca una reazione infiammatoria per stimolare la produzione di nuove fibre di collagene e di glicosaminoglicani (che sono meccanismi rivitalizzanti del derma).
Tipi
Nel peeling possono essere usate diverse sostanze: zolfo, pomice, polveri minerali, polveri di piante e fiori macinate finemente e sostanze di origine vegetale sono le più comuni. In base alla gravità del problema, al tipo di pelle, alla zona del corpo trattata e alla sostanza usata, distinguiamo inoltre:
• Peeling molto superficiale: rimuove solo lo strato corneo superficiale;
• Peeling superficiale: crea necrosi nello strato epidermico fino allo strato basale dell'epidermide;
• Peeling mediamente profondo: può estendersi fino a parte del derma papillare;
• Peeling profondo: crea necrosi dell'epidermide, del derma papillare e può arrivare fino al derma reticolare.
È evidente quindi che ogni caso è a sé e non può esistere una classificazione univoca e rigida.
L'acido tricloracetico è uno degli ingredienti più comuni per la realizzazione di peeling di media profondità: tra i vantaggi va sottolineato che ha un prezzo accessibile e non è tossico.
Parti del corpo trattate
Qualsiasi parte del corpo può essere tecnicamente sottoposta al peeling ma gli interventi più richiesti riguardano viso, collo, décolleté e dorso mani.
Pro
Il peeling è in grado di ridurre la visibilità di rughe, cicatrici e smagliature. È utile nel caso di acne e pelle grassa.
Contro
Dopo il trattamento, la pelle risulta arrossata per qualche giorno e non ci si può esporre al sole per troppo tempo. È controindicato in caso di diabete, cardiopatie, nefropatie, eruzioni cutanee, ad esempio Herpes e acne pustolosa in fase attiva. In casi rari può verificarsi un’asportazione prematura del tessuto necrotico, ovvero del tessuto non ancora riepitelizzato: in questo caso si deve trattare la pelle come se avesse subito un’ustione.
Le donne in gravidanza non possono sottoporsi a trattamenti di peeling.
Per saperne di più
Prima di sottoporsi al trattamento, e immediatamente dopo, è consigliabile sottoporsi a trattamenti che rendano più evidenti i risultati. Si consiglia di applicare da circa due settimane prima formulazioni contenenti alfa - idrossi – acidi e cosmetici contenenti acido glicolico.
Anche l'uso di sostanze depigmentanti aiuta ad attenuare il rischio di iperpigmentazioni post-infiammatorie. Se non lo fa il vostro medico, fotografate la parte da trattare da vicino per verificare i cambiamenti. Dopo il trattamento attenetevi al programma che vi viene prescritto: la pelle va detersa con un detergente delicato e risciacquata dolcemente. È bene proteggere la pelle con un prodotto emolliente ed evitare l’esposizione al sole o a lampade UVA – UVB. Mediamente il tempo di guarigione va dai 4 ai 12 giorni a seconda dell’intensità del trattamento.
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