Lenti a contatto: quali scegliere?

Le lenti a contatto sono sempre più utilizzate da chi è costretto a portare gli occhiali: mentre anni fa erano esclusivo appannaggio solo degli sportivi e di poche altre categorie di persone, oggi sono largamente diffuse. E i motivi sono presto detti: comode e pratiche da usare, le lenti a contatto non solo permettono di risolvere l'antiestetico problema degli occhiali, ma assicurano anche una visione migliore, perché si applicano proprio sulla cornea. Non c'è quindi spazio fra l'occhio e la lente, come avviene con gli occhiali: e questo offre una visione nettamente più nitida. Quasi tutti i difetti di visione possono essere corretti con le lenti a contatto: in primo luogo la miopia, ma ci sono anche lenti per ipermetropi e astigmatici.
In commercio esistono tante tipologie di lenti a contatto, fatte con materiali diversi, diverse per comfort e pensate per le esigenze più disparate. Per scegliere la più adatta alle proprie necessità è sempre utile consultarsi prima con l'ottico o con l'oculista.
Lenti a contatto rigide
Le lenti a contatto rigide sono le più "antiche", ovvero quelle comparse per prime in commercio. Si dividono fondamentalmente in due tipologie: quelle che lasciano passare l'ossigeno attraverso la lente (le cosiddette lenti “gas permeabili”) e quelle che invece non lo lasciano passare (le “non gas permeabili”). Si tratta di lenti non facilissime da portare e un po' impegnative perché, essendo fatte di un materiale rigido, la loro presenza si avverte abbastanza nell'occhio. Non sono quindi molto confortevoli. Vengono di solito consigliate dall'ottico solo quando non si possono portare le lenti morbide, magari per problemi di eccessiva secchezza oculare o per altri motivi.
Lenti a contatto morbide
Le lenti a contatto più utilizzate e diffuse sono quelle morbide, perché molto più pratiche e facili da portare rispetto a quelle rigide. Ne esistono di diversi tipi. Ci sono anzitutto le idrofile: si tratta in assoluto delle più usate perché, siccome contengono molta acqua e sono in grado di assorbire i liquidi, risultano le più comode da portare. Ci si dimentica quasi di averle. I modelli più recenti sono poco spessi e quindi riescono anche a far passare più ossigeno.
Le lenti morbide non idrofile non assorbono invece i liquidi: di conseguenza sono meno confortevoli da portare. Rispetto a quelle idrofile, garantiscono però maggiore capacità di far passare ossigeno.
Le lenti morbide vanno suddivise in categorie anche sulla base della loro durata: ci sono quelle giornaliere, le settimanali, le quindicinali, le mensili e le semestrali. Le più utilizzate sono le giornaliere e le mensili. Vediamone le caratteristiche.
Lenti usa e getta (giornaliere)
Le lenti a contatto usa e getta sono fra le più apprezzate perché davvero comodissime: si indossano alla mattina, si tengono per tutta la giornata (preferibilmente senza superare le 8 ore giornaliere) e, una volta tolte, si gettano via. Non è quindi necessario pulirle con liquidi o soluzioni saline, dal momento che si usano una volta sola. Questo limita tantissimo la possibilità che si sviluppino batteri o agenti patogeni vari sulla superficie delle lenti (è quasi impossibile che succeda): dal punto di vista igienico queste lenti sono il massimo. Molto pratiche, le giornaliere sono ideali per chi ha necessità di portarle solo ogni tanto (ad esempio gli sportivi), ma nulla vieta di utilizzarle anche tutti i giorni: l'unico inconveniente è il prezzo, perché vengono a costare un pochino di più di quelle mensili o quindicinali.
Lenti a contatto mensili
Se volete spendere meno, optate quindi per le lenti a contatto mensili: tenete però presente che, siccome durano appunto un mese, è necessario prestare attenzione alla loro pulizia. Tutte le sere, quando le togliete, dovete ritirarle nel portalenti ricoprendole di un liquido apposito per lenti a contatto, dopo averle pulite con qualche goccia di una soluzione specifica. Queste lenti sono quindi più esposte alla contaminazione di batteri e agenti patogeni che potrebbero causare delle irritazioni agli occhi: se però effettuate la pulizia con molto scrupolo, il rischio di contaminazione si riduce notevolmente. Per il resto, le lenti mensili sono comode e confortevoli come quelle usa e getta.
Lenti progressive
Se i vostri occhi presentano più di un difetto di vista (ad esempio, astigmatismo e presbiopia), è probabile che l'ottico vi consiglierà di utilizzare lenti a contatto progressive. Queste lenti infatti sono multifocali e riescono a correggere più di un difetto. Essendo realizzate con materiali molto leggeri, sono anch'esse delle lenti molto comode da portare.
Lenti a contatto notturne
Se avete una miopia o un astigmatismo lievi, potrebbero fare al caso vostro le lenti a contatto notturne ortocheratologiche: si tratta di lenti pensate e realizzate apposta per essere portate di notte (cosa che in generale, con tutti gli altri tipi di lenti, è vivamente sconsigliata). Vengono quindi indossate prima di andare a letto e poi tolte la mattina. Durante la notte, la lente agisce sulla forma e la curvatura della cornea e al mattino, una volta tolte le lenti, si vede chiaramente senza dover mettere gli occhiali. Ogni notte bisogna rimettere le lenti perché il risultato di modellamento della cornea è solo temporaneo. Questo tipo di lenti è indicato però solo per difetti visivi di lieve entità.
In commercio esistono tante tipologie di lenti a contatto, fatte con materiali diversi, diverse per comfort e pensate per le esigenze più disparate. Per scegliere la più adatta alle proprie necessità è sempre utile consultarsi prima con l'ottico o con l'oculista.
Lenti a contatto rigide
Le lenti a contatto rigide sono le più "antiche", ovvero quelle comparse per prime in commercio. Si dividono fondamentalmente in due tipologie: quelle che lasciano passare l'ossigeno attraverso la lente (le cosiddette lenti “gas permeabili”) e quelle che invece non lo lasciano passare (le “non gas permeabili”). Si tratta di lenti non facilissime da portare e un po' impegnative perché, essendo fatte di un materiale rigido, la loro presenza si avverte abbastanza nell'occhio. Non sono quindi molto confortevoli. Vengono di solito consigliate dall'ottico solo quando non si possono portare le lenti morbide, magari per problemi di eccessiva secchezza oculare o per altri motivi.
Lenti a contatto morbide
Le lenti a contatto più utilizzate e diffuse sono quelle morbide, perché molto più pratiche e facili da portare rispetto a quelle rigide. Ne esistono di diversi tipi. Ci sono anzitutto le idrofile: si tratta in assoluto delle più usate perché, siccome contengono molta acqua e sono in grado di assorbire i liquidi, risultano le più comode da portare. Ci si dimentica quasi di averle. I modelli più recenti sono poco spessi e quindi riescono anche a far passare più ossigeno.
Le lenti morbide non idrofile non assorbono invece i liquidi: di conseguenza sono meno confortevoli da portare. Rispetto a quelle idrofile, garantiscono però maggiore capacità di far passare ossigeno.
Le lenti morbide vanno suddivise in categorie anche sulla base della loro durata: ci sono quelle giornaliere, le settimanali, le quindicinali, le mensili e le semestrali. Le più utilizzate sono le giornaliere e le mensili. Vediamone le caratteristiche.
Lenti usa e getta (giornaliere)
Le lenti a contatto usa e getta sono fra le più apprezzate perché davvero comodissime: si indossano alla mattina, si tengono per tutta la giornata (preferibilmente senza superare le 8 ore giornaliere) e, una volta tolte, si gettano via. Non è quindi necessario pulirle con liquidi o soluzioni saline, dal momento che si usano una volta sola. Questo limita tantissimo la possibilità che si sviluppino batteri o agenti patogeni vari sulla superficie delle lenti (è quasi impossibile che succeda): dal punto di vista igienico queste lenti sono il massimo. Molto pratiche, le giornaliere sono ideali per chi ha necessità di portarle solo ogni tanto (ad esempio gli sportivi), ma nulla vieta di utilizzarle anche tutti i giorni: l'unico inconveniente è il prezzo, perché vengono a costare un pochino di più di quelle mensili o quindicinali.
Lenti a contatto mensili
Se volete spendere meno, optate quindi per le lenti a contatto mensili: tenete però presente che, siccome durano appunto un mese, è necessario prestare attenzione alla loro pulizia. Tutte le sere, quando le togliete, dovete ritirarle nel portalenti ricoprendole di un liquido apposito per lenti a contatto, dopo averle pulite con qualche goccia di una soluzione specifica. Queste lenti sono quindi più esposte alla contaminazione di batteri e agenti patogeni che potrebbero causare delle irritazioni agli occhi: se però effettuate la pulizia con molto scrupolo, il rischio di contaminazione si riduce notevolmente. Per il resto, le lenti mensili sono comode e confortevoli come quelle usa e getta.
Lenti progressive
Se i vostri occhi presentano più di un difetto di vista (ad esempio, astigmatismo e presbiopia), è probabile che l'ottico vi consiglierà di utilizzare lenti a contatto progressive. Queste lenti infatti sono multifocali e riescono a correggere più di un difetto. Essendo realizzate con materiali molto leggeri, sono anch'esse delle lenti molto comode da portare.
Lenti a contatto notturne
Se avete una miopia o un astigmatismo lievi, potrebbero fare al caso vostro le lenti a contatto notturne ortocheratologiche: si tratta di lenti pensate e realizzate apposta per essere portate di notte (cosa che in generale, con tutti gli altri tipi di lenti, è vivamente sconsigliata). Vengono quindi indossate prima di andare a letto e poi tolte la mattina. Durante la notte, la lente agisce sulla forma e la curvatura della cornea e al mattino, una volta tolte le lenti, si vede chiaramente senza dover mettere gli occhiali. Ogni notte bisogna rimettere le lenti perché il risultato di modellamento della cornea è solo temporaneo. Questo tipo di lenti è indicato però solo per difetti visivi di lieve entità.
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