Fangoterapia contro la cellulite

La fangoterapia contro la cellulite è una pratica terapeutica che viene effettuata tramite l’applicazione di fango termale ad una temperatura di 45°-48°C. Risulta particolarmente indicata nel trattamento della malattie reumatiche e ortopediche croniche.
Benefici dei fanghi
La fangoterapia combina l’azione terapeutica del calore con gli effetti benefici legati al tipo di acqua contenuta nel fango procurando così un giovamento sui componenti dell’apparato locomotore e favorendo nello stesso tempo l’eliminazione delle tossine. È un trattamento indicato in caso di malattie reumatiche e di affezioni dolorose a sfondo reumatico come la miosite cronica, le nevralgie, le neuriti e gli esiti di affezioni ginecologiche ed è particolarmente utile nel prevenire ulteriori riaccensioni dell’infezione reumatica. La terapia con il fango è consigliata anche per i pazienti affetti da artrite reumatoide e da artrosi, in particolare del rachide.
Applicazione del fango
Il fango, prima di poter essere utilizzato a scopo terapeutico, subisce un processo di maturazione in apposite vasche d’acciaio dove l’argilla viene irrorata da un flusso continuo di acqua termale per almeno 6 mesi. In questo modo, il fango vergine (cioè proveniente dalla sorgente o dal giacimento) si carica delle proprietà chimiche e chimico-fisiche dell’acqua termale in cui sono immersi.
L’applicazione del fango ha una durata di 15-20 minuti e il paziente viene avvolto da un telo plastificato e da coperte in modo che il calore non venga disperso. I fanghi anticellulite, grazie alla sua notevole capacità termica, cede calore all’organismo, ma anche i Sali minerali in esso contenuti. Di regola si effettua una sola applicazione giornaliera. Al termine della seduta si fa una doccia di annettamento per rimuovere il fango, poi un bagno in acqua termale ad una temperatura di 37-38°C, infine segue la fase di reazione durante la quale il paziente resta circa 20 minuti in posizione sdraiata o semisdraiata. Un ciclo di fangoterapia prevede 12 sedute da svolgersi nell’arco di 2 settimane e ogni 4 giorni è essenziale un giorno di riposo. Durante il periodo di trattamento è consigliato assumere liquidi e Sali minerali e ridurre l’attività fisica. La fangoterapia può essere abbinata alla balneoterapia termale e ai messaggi, ma l’applicazione è possibile solo dopo essersi sottoposti ad una visita di ammissione dei medici delle terme.
Controindicazioni
La fangoterapia non ha effetti collaterali, ma è controindicata in caso di arteriosclerosi, malattie della pelle, varici, tromboflebiti, ulcera gastrica e ulcera duodenale, cardiopatie, epilessia, gravi nefropatie, artopatie acute, ma anche in età avanzata, durante il ciclo mestruale e la gravidanza.
Benefici dei fanghi
La fangoterapia combina l’azione terapeutica del calore con gli effetti benefici legati al tipo di acqua contenuta nel fango procurando così un giovamento sui componenti dell’apparato locomotore e favorendo nello stesso tempo l’eliminazione delle tossine. È un trattamento indicato in caso di malattie reumatiche e di affezioni dolorose a sfondo reumatico come la miosite cronica, le nevralgie, le neuriti e gli esiti di affezioni ginecologiche ed è particolarmente utile nel prevenire ulteriori riaccensioni dell’infezione reumatica. La terapia con il fango è consigliata anche per i pazienti affetti da artrite reumatoide e da artrosi, in particolare del rachide.
Applicazione del fango
Il fango, prima di poter essere utilizzato a scopo terapeutico, subisce un processo di maturazione in apposite vasche d’acciaio dove l’argilla viene irrorata da un flusso continuo di acqua termale per almeno 6 mesi. In questo modo, il fango vergine (cioè proveniente dalla sorgente o dal giacimento) si carica delle proprietà chimiche e chimico-fisiche dell’acqua termale in cui sono immersi.
L’applicazione del fango ha una durata di 15-20 minuti e il paziente viene avvolto da un telo plastificato e da coperte in modo che il calore non venga disperso. I fanghi anticellulite, grazie alla sua notevole capacità termica, cede calore all’organismo, ma anche i Sali minerali in esso contenuti. Di regola si effettua una sola applicazione giornaliera. Al termine della seduta si fa una doccia di annettamento per rimuovere il fango, poi un bagno in acqua termale ad una temperatura di 37-38°C, infine segue la fase di reazione durante la quale il paziente resta circa 20 minuti in posizione sdraiata o semisdraiata. Un ciclo di fangoterapia prevede 12 sedute da svolgersi nell’arco di 2 settimane e ogni 4 giorni è essenziale un giorno di riposo. Durante il periodo di trattamento è consigliato assumere liquidi e Sali minerali e ridurre l’attività fisica. La fangoterapia può essere abbinata alla balneoterapia termale e ai messaggi, ma l’applicazione è possibile solo dopo essersi sottoposti ad una visita di ammissione dei medici delle terme.
Controindicazioni
La fangoterapia non ha effetti collaterali, ma è controindicata in caso di arteriosclerosi, malattie della pelle, varici, tromboflebiti, ulcera gastrica e ulcera duodenale, cardiopatie, epilessia, gravi nefropatie, artopatie acute, ma anche in età avanzata, durante il ciclo mestruale e la gravidanza.
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