Come sbiancare i denti a casa

Un sorriso smagliante è il desiderio di molti. In commercio esistono dei kit di sbiancamento fai da te per i denti, ma esistono anche dei rimedi naturali efficaci contro l’ingiallimento dei denti. Vediamo insieme come fare.
Strisce sbiancanti per i denti
Ci sono macchie che il dentifricio da solo non riesce a eliminare. In commercio esistono dei kit fai da te, che si comprano al supermercato o in farmacia, che consentono di sbiancare i denti. Si tratta di strisce, su cui c’è un gel adesivo contenente perossido di idrogeno, che si applicano sull’arcata superiore e inferiore dei denti. In genere vanno applicate 2 volte al giorno, ogni volta per 30 minuti per 15-30 giorni. Durante l’uso non si può mangiare, bere, fumare o dormire (per pericolo di ingestione). Il risultato ottenuto dura circa 1 anno ma, se si fuma o si è soliti bere molti caffè al giorno, i denti possono macchiarsi più velocemente.
È chiaro che il colore originale dei denti non cambia in maniera definitiva (si può ottenere uno sbiancamento di 4-6 tonalità della scala VITA), ma questo vale anche per il trattamento fatto dal dentista che, pur avendo una durata maggiore (2-3 anni), non è esente da rischi come ipersensibilità dentale e irritazione della bocca. Inoltre è bene ricordare che questi sistemi di sbiancamento non sono indicati in caso di protesi, denti devitalizzati, per chi ha carie o è anziano. Senza dimenticare, infine, che il gel va inevitabilmente a contatto con le mucose orali.
Rimedi naturali
Tra i rimedi naturali più efficaci per sbiancare i denti c’è il bicarbonato di sodio che, addizionato al dentifricio, può rimuovere le macchie, ma si sconsiglia l’uso prolungato perché può erodere lo smalto. È importante, infatti, limitare questo trattamento a unico giorno della settimana e non di più. Inoltre, è buona norma evitare lo spazzolamento troppo energico e sciacquare la bocca abbondantemente dopo l’utilizzo.
Buone abitudini per prevenire le macchie
Attenzione, poi alle “cattive” abitudini, non solo alimentari, che possono danneggiare lo smalto dentale e intaccare il bianco naturale: igiene orale troppo rapida, il mordicchiare cappucci delle penne, stanghette di occhiali o unghie. Anche il piercing in bocca (anellini nella lingua o all’interno delle labbra) rischia di usurare lo smalto, oltre che indebolire i denti. Gli esperti suggeriscono di procedere ad una completa igiene orale almeno 2 volte a giorno (dopo i pasti) preferibilmente con lo spazzolino elettrico per almeno 2 minuti.
Placca e tartaro sono la causa principale di ingiallimento dei denti. Anche il fumo è un nemico dei denti bianchi e aumenta la formazione di placca e tartaro, lasciando anche un alito cattivo.
Occhi anche ai cibi che possono macchiare i denti come caffè, tè, liquirizia e vino rosso e a quelli che erodono lo smalto come gli agrumi e la frutta in generale. In questo caso, per evitare danni, basta lavare i denti 1 ora dopo aver consumato la frutta.
Strisce sbiancanti per i denti
Ci sono macchie che il dentifricio da solo non riesce a eliminare. In commercio esistono dei kit fai da te, che si comprano al supermercato o in farmacia, che consentono di sbiancare i denti. Si tratta di strisce, su cui c’è un gel adesivo contenente perossido di idrogeno, che si applicano sull’arcata superiore e inferiore dei denti. In genere vanno applicate 2 volte al giorno, ogni volta per 30 minuti per 15-30 giorni. Durante l’uso non si può mangiare, bere, fumare o dormire (per pericolo di ingestione). Il risultato ottenuto dura circa 1 anno ma, se si fuma o si è soliti bere molti caffè al giorno, i denti possono macchiarsi più velocemente.
È chiaro che il colore originale dei denti non cambia in maniera definitiva (si può ottenere uno sbiancamento di 4-6 tonalità della scala VITA), ma questo vale anche per il trattamento fatto dal dentista che, pur avendo una durata maggiore (2-3 anni), non è esente da rischi come ipersensibilità dentale e irritazione della bocca. Inoltre è bene ricordare che questi sistemi di sbiancamento non sono indicati in caso di protesi, denti devitalizzati, per chi ha carie o è anziano. Senza dimenticare, infine, che il gel va inevitabilmente a contatto con le mucose orali.
Rimedi naturali
Tra i rimedi naturali più efficaci per sbiancare i denti c’è il bicarbonato di sodio che, addizionato al dentifricio, può rimuovere le macchie, ma si sconsiglia l’uso prolungato perché può erodere lo smalto. È importante, infatti, limitare questo trattamento a unico giorno della settimana e non di più. Inoltre, è buona norma evitare lo spazzolamento troppo energico e sciacquare la bocca abbondantemente dopo l’utilizzo.
Buone abitudini per prevenire le macchie
Attenzione, poi alle “cattive” abitudini, non solo alimentari, che possono danneggiare lo smalto dentale e intaccare il bianco naturale: igiene orale troppo rapida, il mordicchiare cappucci delle penne, stanghette di occhiali o unghie. Anche il piercing in bocca (anellini nella lingua o all’interno delle labbra) rischia di usurare lo smalto, oltre che indebolire i denti. Gli esperti suggeriscono di procedere ad una completa igiene orale almeno 2 volte a giorno (dopo i pasti) preferibilmente con lo spazzolino elettrico per almeno 2 minuti.
Placca e tartaro sono la causa principale di ingiallimento dei denti. Anche il fumo è un nemico dei denti bianchi e aumenta la formazione di placca e tartaro, lasciando anche un alito cattivo.
Occhi anche ai cibi che possono macchiare i denti come caffè, tè, liquirizia e vino rosso e a quelli che erodono lo smalto come gli agrumi e la frutta in generale. In questo caso, per evitare danni, basta lavare i denti 1 ora dopo aver consumato la frutta.
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