Fare i genitori è spesso un compito ingrato: ci si trova più volte a fare i conti con i capricci, le scenate e le disubbidienze dei propri bambini. Reazioni esagerate scatenate da un semplice no della mamma o del papà: in questi casi viene spontaneo chiedersi se ci sia un modo per farsi ascoltare dai propri figli. Purtroppo non c'è un'unica strategia sempre valida, ma una serie di accorgimenti e di comportamenti possono certamente essere d'aiuto. Vediamo quali sono.
Rimproverare il comportamento, non il bambino
Quando si fa un rimprovero ad un bambino (o ad un adolescente) è sempre meglio criticare il comportamento sbagliato, non la persona: non bisogna ad esempio dire “sei un pasticcione”, ma “questo compito è un po' disordinato”. Nel secondo caso è molto più probabile che il bambino corregga il comportamento sbagliato, perché non si sente criticato come persona.
Elogiare il bambino quando obbedisce
Allo stesso modo è molto utile elogiare un comportamento corretto, evidenziando la propria soddisfazione quando il bambino obbedisce, è bravo e fa qualcosa bene: la lode e l'incoraggiamento lo sproneranno a ripetere il comportamento che è stato oggetto di tanti elogi. Questo porterà via via il bambino a ridurre scenate e atteggiamenti inappropriati e capricciosi, perché saprà come attirare l'attenzione in modo più costruttivo e più gratificante anche per se stesso.
Tenere duro e mantenere la calma
Quando il bambino disobbedisce e si lascia andare ai capricci non bisogna mai mollare, altrimenti si perderà ogni chance di essere ascoltati e rispettati in futuro. Inoltre è necessario mantenere sempre la calma, senza urlare, prendere a sculacciate o fare scenate. L'atteggiamento dev'essere autorevole, calmo e imperturbabile: sebbene sia difficile, non bisogna dare troppo peso ai capricci. Anche perché il bambino imita il comportamento dei genitori: se volete che diventi più calmo e obbediente, dovete dare il buon esempio mostrando come ci si comporta. Se il genitore non fa questo, il bambino ripeterà sempre quei modelli di comportamento aggressivi, capricciosi e disubbidienti che vorremo estirpare.
Condividere fra genitori lo stesso stile educativo
Perché un bambino diventi ubbidiente devono essere ben chiare le regole da rispettare: questo presuppone che mamma e papà si mettano d'accordo su queste regole, dalla più banale alla più importante, e condividano quindi lo stesso stile educativo. In caso contrario, il bambino non saprà come comportarsi e molto probabilmente farà di testa sua, perché non capirà qual è il comportamento più giusto da tenere.
Imparare a dire di no
Non abbiate paura di dire di no: è importante per il suo sviluppo che il bambino si trovi anche a gestire la frustrazione derivante dal fatto di non avere tutto quello che vuole. Limiti e divieti sono necessari, pertanto non fatevi prendere dai sensi di colpa e siate convinti: state solo facendo il bene dei vostri figli. Inoltre, se il bambino avverte che voi stessi non siete convinti delle regole e dei limiti che ponete, come farà ad essere ubbidiente e a rispettarli?
Far capire l'utilità delle regole
Visto che le regole sono necessarie, è importante anche far capire al bambino la loro utilità. Provate a spiegargli il senso delle regole e perché è giusto che vadano rispettate: se non le vive come imposizioni insensate è molto più probabile che le accetti e che, nel caso le trasgredisca, vi ascolti con più disponibilità quando lo riprendete.
Tenere sempre presente l'età del bambino
Per evitare che vostro figlio non vi obbedisca semplicemente perché non è in grado di fare quello che gli avete chiesto, imparate a chiedergli di fare solo cose alla sua portata, adeguate all'età e alle capacità: eviterete arrabbiature inutili.
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